Come far evolvere il rapporto di coppia


Vi capite al volo su tutto, l’intesa è perfetta. C’è una forte sintonia tra di voi e non potete fare a meno l’uno dell’altra. Vivete il vostro rapporto di coppia praticamente in simbiosi. La vostra è la storia d’amore perfetta…

Ma ecco che a un tratto l’incantesimo si spezza. Iniziano le incomprensioni, i primi screzi, le frecciatine, le ripicche e poi i litigi. Sempre più frequenti. Sempre più accessi. In un’escalation continua. Fino a un punto di non ritorno. Tutto cambia. 

Cos’è successo? E che cosa fare ora? Meglio interrompere la relazione o provare a stare di nuovo insieme? E come?

Se ti ritrovi in questa situazione, in questo articolo scoprirai come “sopravvivere” ai momenti di crisi e renderli delle opportunità preziose per far evolvere il tuo rapporto di coppia. 

Leggi fino alla fine, perché ti darò anche dei consigli e degli spunti pratici per migliorare la tua relazione nel quotidiano.

COME FAR EVOLVERE LA COPPIA?


In ogni relazione di coppia è normale vivere diverse fasi di evoluzione del rapporto. 

La prima fase, comune a tutte le coppie, è la cosiddetta fase della Luna di Miele in cui i membri della coppia si innamorano e instaurano un legame di attaccamento. 

È la fase in cui ci concentriamo sulle nostre somiglianze e tendiamo invece a ignorare o minimizzare le differenze. Ci si sente appagati e felici. L’altro subisce un vero e proprio processo di idealizzazione da parte nostra e tutto sembra semplicemente perfetto. 

Superata questa prima fase, subentra una quella di differenziazione in cui si riconoscono effettivamente le differenze di ciascuno. 

Qui hanno luogo i primi conflitti. Emergono le nostre ombre. Il nostro irrisolto affiora in maniera prepotente, grazie anche all’altro. Infatti l’altro ci aiuta a rivelarci per quello che siamo realmente. Diventa uno specchio spietato in grado di riflettere il nostro vero io. E lo stesso avviene per lui, grazie a noi.

Ci mettiamo insieme a qualcuno con l’idea di voler star bene e dare il meglio di noi, ma in seguito iniziamo a vedere l’altra faccia della medaglia e a scoprire le zone d’ombra…

Ha inizio la fase di disillusione della coppia. 

Si insinua un’idea: Forse l’amore perfetto non esiste?

Nel momento in cui due persone decidono di stare insieme come coppia, scelgono tacitamente che gioco giocare e si danno dei ruoli. Può darsi che a un certo punto le cose cambino e quel gioco si interrompa: ecco che iniziano i problemi…

Ma da quei problemi possono nascere delle nuove opportunità, in base alle scelte che si faranno.

Le possibili strade da percorrere sono due: scegliere la fine della relazione oppure superare questa fase per approdare a un livello superiore. 

In che modo è dunque possibile far compiere questa evoluzione alla nostra relazione di coppia?

Se si accetta di stare in quel dolore, arriva un cambiamento, proprio come in un processo alchemico. Il cambiamento dell’uno influenza anche quello dell’altro.

Quello che ci ha sempre fatto arrabbiare improvvisamente ci aiuta a fare un salto di coscienza. 

Se raccogliamo questa sfida quindi, si apre un’altra prospettiva che porta alla trasformazione e all’evoluzione. 

Prima di introdurti questa nuova prospettiva, però, è opportuno farti una panoramica dei diversi tipi di dinamiche disfunzionali esistenti in un rapporto di coppia. 

Soltanto riconoscendo la propria situazione attuale, infatti, si possono avere gli strumenti necessari per compiere un cambiamento positivo..

LE DINAMICHE DISFUNZIONALI IN UN RAPPORTO DI COPPIA


Possiamo identificare 4 diversi stadi evolutivi all’interno del processo di trasformazione di un rapporto di coppia, caratterizzate da alcune dinamiche “disfunzionali”. Vediamole insieme nel dettaglio.

LA COPPIA NEL BISOGNO: io sto con te perché ho bisogno di te

L’altro è colui/colei che soddisfa le mie esigenze: bisogno di stabilità, di sistemarmi, di autorealizzazione. Abbiamo tanti tipi di bisogni, non solo materiali. 

In quello stato di coscienza si è nella logica del bisogno e si pensa sia giusto agire così.

Il cervello rettiliano, atto a soddisfare i bisogni primari, è quello predominante: l’altro è quell’oggetto di cui necessitiamo per raggiungere un nostro bisogno.

Le coppie del bisogno possono andare avanti all’infinito tranne quando uno dei due inizia ad appagare qualcuno dei suoi bisogni da solo, oppure si stufa di essere usato. 

LA COPPIA NEL DESIDERIO: io sto con te perché mi piaci e io ti piaccio.

C’è una forte attrazione e un forte desiderio. La passione è travolgente, soprattutto all’inizio. Ma se l’altro fa qualcosa che non ci piace, allora non ci piace più. L’altro è quello irrisolto, che ha dei problemi. Proiettiamo sull’altro la nostra ferita. 

Queste sono le coppie che si innamorano per guarire dalle proprie ferite. Non hanno bisogno di appagare le proprie esigenze. Sono anche le cosiddette coppie “fameliche”: hanno sempre fame dell’altro, lavorare ad un certo punto diventa quasi impossibile, non si hanno più energie per fare le attività quotidiane. 

Queste coppie impiegano tanto tempo a lasciarsi e si fanno molto male. 

E una volta chiusa la storia, le domande assalgono gli ex amanti: “Cosa c’è di sbagliato in me? Perché le mie relazioni non durano? Cos’ho fatto io? Forse non troverò mai la persona giusta.” 

A patto che si accorgano che non si sono mai accettati, i membri di queste coppie si sono messi assieme facendo vedere solo quello che pensavano fosse bello, cercando di compiacere l’altro. Hanno evitato gli irrisolti, quello che non funzionava, senza affrontare la criticità. 

In un certo senso non hanno mostrato davvero se stessi. Di fronte alle criticità, invece che venirsi in contro hanno riversato sull’altro le accuse e poi i sensi di colpa.

Se, invece, al posto di questo i membri della coppia accettano la loro condizione e sono disposti ad accogliere le ombre proprie e quelle dell’altro, possono passare allo stadio successivo, ovvero…

LA COPPIA NELL’ EVOLUZIONE: io sto con te perché mi guarisci.

È vero, la maggior parte delle volte ci si innamora per guarire. Dalla relazione si trae uno spunto profondissimo sulle proprie ferite. 

La coppia nell’evoluzione quindi lavora sul proprio passato, sulle proprie ferite. 

Però questa deve essere la partenza, non il traguardo. Altrimenti, che pesantezza! 

Questa tipologia di coppia può fare un salto in avanti se lascia andare il passato e trova una nuova forza per proiettarsi verso il futuro. 

Entrambi i partner devono giungere alla consapevolezza che alcune ferite si riparano, altre no. E l’unica cosa che conta è superarle insieme. 

Da qui si può preparare il terreno giusto per arrivare allo stadio più alto della coppia (che scoprirai tra poco), se e solo se si aggiunge un ingrediente fondamentale…

L’INGREDIENTE FONDAMENTALE PER EVOLVERE INSIEME


“Saper essere se stessi”. Che cosa s’intende con questa espressione? 

Essere singoli, ovvero semplici, e unici. Significa mantenere la propria individualità e specificità di singoli. Significa mantenersi integri. Non per forza risolti.  È fondamentale riconoscersi per la propria unicità, con i propri punti di forza e le proprie ferite, impegnandosi a superarle. 

Quando diventiamo consapevoli delle nostre ferite, diventiamo altrettanto consapevoli del lavoro che c’è da fare per guarire. L’altro sarà senz’altro di supporto in questo nostro processo, ma spetta a noi prenderne prima di tutto la responsabilità di agire. 

Quindi, sfatiamo il falso mito che “se non ti ami, se non sei risolto, non puoi stare nella coppia”. 
In realtà, non puoi stare bene in coppia se e SOLO SE non sai quello che sei. 

Se non sai essere te, nella tua unicità. Diversamente, allora la coppia diventa unica perché somma di due unici, due singoli, ovvero persone che sanno essere se stesse.

Ma essere se stessi non è così facile, anzi. Ci fa paura. Perché ci espone al rifiuto. 

Il vero rifiuto accade infatti quando ci esponiamo per quello che siamo e, nonostante questo, non veniamo apprezzati. Finché tentiamo di compiacere, siamo ancora protetti. Se le cose vanno male, possiamo ancora dare la colpa all’altro: “con tutto quello che ho fatto per lui…”

Se siamo quello che siamo invece, non possiamo dare la colpa a nessuno. C’è un modo però, per superare questa paura. Ovvero, non considerare il rifiuto come un fallimento o come qualcosa che penalizza il nostro valore, bensì come un semplice dato di fatto. Questo, ovviamente, comporta un lavoro sulla propria autostima

Se abbiamo costruito una solida autostima, avremo compreso che il nostro valore non dipende dall’approvazione altrui. Non c’è nulla di male, infatti, se non piacciamo a qualcuno: ognuno è stato se stesso nella sua autenticità, ci si è dati modo di conoscersi per quello che si era realmente ed è andata come doveva andare.

Inoltre, più ci si allena ad essere se stessi, più sarà difficile incontrare qualcuno che non è sulla nostra lunghezza d’onda (secondo il principio dell’entanglement, fisica quantistica). 

Di conseguenza, vi saranno meno attriti nel rapporto e meno possibilità di rifiuti.  

Ora che hai scoperto qual è l’ingrediente fondamentale per l’evoluzione della coppia, continua a leggere per conoscere lo stadio ultimo che ti permette di vivere il tuo rapporto con una consapevolezza superiore.

LE COPPIE NELL’UNIONE


Ti accetto così come sei. 
Ti amo perché non ho bisogno di te

La coppia nell’unione è una coppia fondata sulla libertà. Entrambi i partner sono liberi di essere come sono. Ed entrambi hanno la forza di fare una scelta di accettazione incondizionata. 

Ma, come già detto nel paragrafo precedente, per fare questo passaggio bisogna prima aver fatto una propria personale evoluzione di consapevolezza come singolo e un lavoro sulla propria autostima. 

Attenzione però: accettazione incondizionata non significa buonismo, o farsi andar bene anche ciò che non ci sta bene dell’altro. Nell’amore incondizionato si è autentici, quindi si ha la forza di esprimere il proprio dissenso, di non accettare ciò che non piace o non si vuole. 

Se per qualche motivo si scopre che non si può più andare avanti, nessuno dei due penserà che c’era qualcosa che non andava in se stessi o nell’altro. Semplicemente, si prenderà consapevolezza che quella relazione non valeva la pena di continuare e di diventare, in ultimo una relazione sacra.

Nel peggiore dei casi quindi, si avrà la capacità di lasciare andare la coppia e di chiudere la storia. Non nel dramma, come nelle coppie del desiderio. Ma nella consapevolezza che ci si è dati ciò che ci si poteva dare. 

Stanno insieme non per guarire, come nella coppia nell’evoluzione, ma per creare qualcosa di straordinario che li farà brillare ancora di più, tirando fuori i talenti di uno e dell’altra. 

“ Sto con te perché,grazie a te, ho la possibilità di espandermi”

Allora, in questo caso la coppia diventa nutrimento e pura energia.

L’unico prezzo da pagare è quindi quello di essere onesti con se stessi e con ciò che si è. 

CONCLUSIONE


Come fanno quindi le coppie a mantenere una relazione sana e durata?
 

Innanzitutto, vi è un costante lavoro su se stessi di accettazione ed esplorazione. 

Per accettare le ombre dell’altro infatti, bisogna per prima cosa accettare le proprie. 

Oltre a questo, è importante mantenere sempre un margine di novità per permettere all’altro di essere ed evolversi così per com’è. 

Bisogna resistere alla tentazione di “addomesticare” l’altro. Questo infatti porta alla prevedibilità, al modellamento dell’altro sull’immagine che ci siamo fatti del partner. 

E così, finiamo per non vederlo nemmeno più. Non poi così assurdo pensare che lo releghiamo a “soprammobile”! 

Invece è importante preservare quel margine selvatico, indomito che ci permette di (ri)scoprire l’altro ogni giorno. Senza pensare di sapere tutto sull’altro.

Prima di finire, voglio lasciarti con un ultimo esercizio, che può aiutarti su entrambi i fronti, ovvero: facilitare il processo di accettazione di sé e dare la possibilità all’altro di esprimersi sotto nuovi punti di vista. 

Ecco l’esercizio:

Mettetevi schiena contro schiena, come se foste due sconosciuti. Cominciate a parlarvi, elencando soltanto tutti i lati positivi dell’altro.  Alternatevi in questa danza di parole. 

Vi stupirete delle cose meravigliose che l’altro penserà di voi e che non immaginavate nemmeno. 
Questo esercizio così semplice ed efficace ti permetterà di guardare te stesso e il tuo partner con occhi nuovi. 

Spero che questo articolo ti sia stato di aiuto per comprendere come evolvere in un rapporto di coppia e come trasformare ogni crisi in fonte di crescita. Non dimenticare di condividerlo se pensi che possa essere di aiuto per qualcuno! 

 

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